Tassa Airbnb o tassa affitti brevi

Dal 1° Giugno 2017 è entrata in vigore la cosiddetta “tassa Airbnb” e anche ImmobiNet è in attesa di informazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate per poter aiutare i propri clienti.
La “tassa Airbnb” o più genericamente “tassa sugli affitti brevi” coinvolge il mondo del turismo, in particolare i proprietari e gli intermediari che operano in questo settore.

La legge in vigore dal 1° giugno in base al DL 50/2017, che risulta ancora controversa su alcuni punti, stabilisce infatti che gli intermediari, compresi i portali di prenotazione online, operino la trattenuta del 21% sugli affitti brevi, cioè quelli inferiori ai 31 giorni.
In questo modo i portali online come Airbnb e Booking.com e gli intermediari come le agenzie immobiliari trattengono direttamente la tassa, diventando dei nuovi sostituti d’imposta.

Infatti, una volta che il locatario ha pagato, il denaro può rimanere presso l’intermediario (agenzia, Airbnb, Booking.com, ecc.) per un certo tempo prima che venga consegnato al proprietario della casa affittata.
Nel momento del versamento del denaro al proprietario di casa, l’intermediario tratterà e verserà all’erario la ritenuta del 21%.
Il versamento della ritenuta potrà essere fatto a titolo d’imposta se il proprietario avrà scelto la cedolare secca, oppure a titolo d’acconto se avrà scelto l’Irpef. Inoltre gli intermediari dovranno inviare ai proprietari la Certificazione unica annuale con gli importi pagati a titolo di imposta o di acconto.

Per il momento però l’Agenzia delle Entrate non ha ancora emanato un provvedimentoper definire le modalità con cui gli intermediari devono comunicare all’Agenzia stessa le ritenute, quindi fino a quel momento non è possibile fare i versamenti. L’Agenzia delle Entrate ha 90 giorni di tempo per emanare tale provvedimento.

A questo proposito, ImmobiNet rimane in attesa delle indicazioni dell’Agenzia della Entrate per poter aiutare le agenzie turistiche anche in questo caso.

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