In alcune regioni è già attivo da qualche tempo, altre come il Veneto hanno emanato da poco l’apposito regolamento. Altre regioni ancora stanno terminando l’iter burocratico e a breve il regolamento sarà in vigore.
Stiamo parlando del CIR, ovvero il Codice Identificativo di Riferimento per gli alloggi turistici, anche quelli destinati alle locazioni brevi, di cui tutte le regioni italiane dovranno avere il regolamento.
Per adeguarci all’entrata in vigore di questa nuova normativa, il nostro software gestionale ImmobiNet è stato predisposto per recepire il Codice Identificativo di Riferimento.
Cos’è il Codice Identificativo di Riferimento o CIR?
Il CIR è un codice alfanumerico, la cui composizione viene disciplinata da decreto ministeriale, prendendo in esame tipologia e caratteristiche della struttura ricettiva, nonché l’ubicazione nel territorio comunale.
Diventa così obbligatorio introdurre questo codice alfanumerico che identifica tutte le strutture ricettive e che ognuna di esse dovrà sempre utilizzare su ogni forma di comunicazione inerente l’offerta e la promozione della struttura, compresi gli appartamenti e le case affittate online tramite le apposite piattaforme.
La Legge
Il Codice Identificativo di Riferimento ha valore di legge a seguito dell’approvazione definitiva del decreto “Crescita” d.l.n. 34/2019 convertito in legge n. 58/2019, in vigore dal 30 giugno 2019.
Questa normativa ha come scopo il contrasto all’abusivismo e al sommerso, che in questo settore non sempre è facile identificare, anche a seguito di un fiorire negli ultimi anni di un’offerta di locazioni turistiche quasi incontrollabile, specie in città storiche e luoghi di villeggiatura legati alla stagionalità.
Spesso molte di queste locazioni non sono soggette ad alcuna classificazione e nemmeno alla SCIA.
Per colmare questa lacuna è stata istituita la legge secondo cui il CIR offre una maggior trasparenza nel settore ricettivo, tutelando il consumatore, migliorando la qualità dell’offerta turistica e contrastando forme irregolari di ricettività. Anche per questo motivo è reso obbligatorio accompagnare ogni offerta della propria struttura con il Codice Identificativo, anche nel caso di promozione nei portali di prenotazione online.
La pubblicazione del Codice Identificativo nelle comunicazioni di offerta e promozione dell’alloggio turistico gravano sui titolari delle strutture ricettive, sugli intermediari immobiliari e anche sui soggetti che gestiscono portali telematici che mettono in comunicazione l’utente che cerca un alloggio con chi dispone dell’alloggio da locare.
ImmobiNet ha già previsto l’adeguamento alla normativa, predisponendo l’inserimento del Codice per ogni struttura dei nostri clienti.
Inoltre la legge ha previsto l’istituzione presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo di un’apposita banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazioni brevi per assicurare una maggior tutela del turista, migliorare la qualità dell’offerta turistica e contrastare forme irregolari di ricettività.
Questa banca dati sarà utile anche ai fini fiscali dell’Agenzia delle Entrate, che vi potrà accedere per effettuare i controlli necessari in caso di bisogno.
Le sanzioni
Nel caso in cui il CIR non venga pubblicato in una comunicazione, è prevista una pena pecuniaria che va da 500 a 5000 euro. Se il reato viene reiterato, la sanzione raddoppia.
Se stai cercando un software gestionale che sia già predisposto alla normativa di legge in termini di Codice Identificativo di Riferimento per gli alloggi turistici, anche per gli affitti brevi, ImmobiNet fa al caso tuo.
Regolamento Regionale Veneto
Per maggiori informazioni, vi forniamo il link del Regolamento Regionale n.2 del 10 Settembre 2019 della Regione Veneto.
Disciplina degli obblighi informativi riguardanti gli alloggi dati in locazione turistica (articolo 27 bis, comma 4, della legge regionale 14 giugno 2013, n. 11)
https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioRegolamento.aspx?id=403322