Codice tributo per il versamento della “Tassa Airbnb”

 

L’Agenzia delle Entrate ha emanato in questi giorni l’apposito codice tributo “1919”, istituito con la risoluzione 88/E, da inserire nel modello F24 per il versamento della “Tassa Airbnb” o “tassa sugli affitti brevi”.

 

La legge, entrata in vigore il 1° Giugno 2017, necessitava ancora del codice tributo necessario per adempiere al pagamento della cedolare secca pari al 21% da parte di agenzie e portali di intermediazioni immobiliari per le locazioni brevi, cioè di durata non superiore a 30 giorni.

Secondo la legge, il versamento delle ritenute relative ai contratti di locazione breve deve avvenire entro il 16 del mese successivo: ciò significa che per i contratti stipulati in giugno, il versamento è da fare entro il 16 luglio.

 

 

Come si diceva, il codice tributo da usare per il versamento della ritenuta è il “1919” (“Ritenuta operata all’atto del pagamento al beneficiario di canoni o corrispettivi, relativi ai contratti di locazione breve – articolo 4, comma 5, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50”) da indicare nella sezione “Erario” del modulo F24, nella colonna “importi a debito versati” e inserendo negli appositi campi il mese e l’anno di riferimento.

 

Se si versa più del dovuto, è possibile recuperare in compensazione l’eccedenza dai successivi pagamenti relativi allo stesso anno tramite modello F24 utilizzando il codice tributo “1628”. Se si desidera recuperare le eventuali eccedenze dai pagamenti di competenza dell’anno successivo, il codice tributo da utilizzare è “6782”.

Inoltre, gli intermediari dei contratti di locazione breve dovranno fornire agli interessati anche la certificazione unica annuale con gli importi pagati, secondo le modalità indicate nell’articolo 4 del Dpr n. 322/98.

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